Vellutata di cavolo capuccio rosso

Vellutata di cavolo capuccio rosso

Quando… La giornata si presenta con ostacoli continui e tutto sembra “vada a rotoli” poi con la forza di volontà diventa tutto liscio, vellutato
Preparazione 15 minuti
Cottura 30 minuti
Tempo totale 45 minuti
Portata Portata principale
Cucina Italiana
Porzioni 2 persone

Equipment

  • 1 Pentola
  • 1 Coltello
  • 1 Tagliere
  • 1 Fornello
  • 1 Contenitore alto
  • 1 Frullatore a immersione
  • 1 Piatto fondo

Ingredienti
  

  • 500 g Cavolo cappuccio rosso
  • 200 g Patate americane dolci
  • 1 Porro
  • q.b. Sale
  • 20 g Olio
  • ½  l Acqua
  • a piacere Curcuma
  • 100 g Yogurt greco
  • 1 cucchiaio Alga spirulina
  • a piacere Semi di zucca
  • a piacere Pane per crostini

Preparazione
 

  • Step 1: Pulire, tagliare a pezzettini il porro e farlo rosolare in una pentola con un filo d’olio. 
  • Step 2: Pelare le patate americane, tagliarle a pezzetti e metterle nella pentola insieme al porro. Fare altrettanto con  l’intero cavolo capuccio tagliato a pezzetti piccoli e inserire anche questo nella pentola lasciando finire di soffriggere il tutto per qualche minuto.
  • Step 3: Mettere tutta l’acqua nella pentola e lasciare bollire il tutto per 30 minuti.
  • Step 4: Lasciare raffreddare e, con un po’ di acqua di cottura, mettere il cavolo bollito in un contenitore e con il frullatore ad immersione ottenere una crema lisca, senza grumi.
  • Step 5: Aggiungere la curcuma, e dare ultimi colpi di frullatore.
  • Step 6: Preparare alcuni crostini con del pane adatto.
  • Step 7: Fare scaldare bene  la vellutata, versarla in un piatto fondo. Aggiungere yogurt greco direttamente dal vasetto, spolverare sopra l’alga spirulina e appoggiare al centro del piatto i semi di zucca.
  • Step 8: Servire subito in tavola con i crostini precedentemente preparati.

Obiettivo Raggiunto

Quante volte ripetiamo che “l’abito non fa il monaco” per dire che quello che appare a prima vista non sempre corrisponde alla realtà, eppure troppo spesso ci fermiamo a valutare le situazioni, le persone solo all’apparenza, e il bello che da quella prima considerazione non ci smuoviamo. Cucinare una verdura come il cavolo capuccio che di primo acchito non attira l’attenzione come altre verdure, ci aiuta invece ad essere più “elastici”, a scoprire che persone ruvide e spigolose, dentro possono essere o diventare delicate, vellutate.
 
“Non ti ho detto che se crederai vedrai la gloria di Dio? …Togliete la pietra! E disse: Lazzaro viene fuori.” (GV 11, 39-43)
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