Sushi Vegano

Sushi Vegano

Quando… Ti senti in un periodo “ acido” della tua vita, tutti e tutto intorno sembra solo triste e amaro… poi scopri che quello è solo una parte, non il tutto, anzi ci sta proprio bene
Prep Time 10 minutes
Cook Time 15 minutes
Total Time 25 minutes
Course Portata principale
Cuisine Italiana
Servings 4 fogli alga nori

Equipment

  • 1 Pentola
  • 1 scolapasta
  • 1 Ciotola
  • 1 Bicchiere
  • 1 Coltello
  • 1 Tappetino specifico per sushi
  • 1 Carta stagnola
  • 1 Tagliere
  • 1 Contenitore alto

Ingredients
  

  • 4 fogli Alga nori
  • 250 g Riso per sushi
  • 500 ml Acqua
  • 20 ml Aceto di riso
  • 1 cucchiaio Zucchero semolato
  • 1 cucchiaino Sale
  • 2 Zucchine 
  • 2 Carote
  • ½ Avocado
  • 100 g Ricotta 
  • 10 g Semi di sesamo

Instructions
 

  • Step 1: Prendere il riso e lavarlo sotto l’acqua corrente, fare passare dallo scolapasta per 5/6 volte affinché l’acqua che uscirà sia completamente limpida, così si avrà tolto tutto l’amido del riso.
  • Step 2: Mettere l’acqua nella pentola e versare il riso. Farlo cuocere per quindici minuti senza mai mescolarlo. Al termine deve risultare perfettamente asciutto e assolutamente non attaccato al fondo della padella.
  • Step 3: Versare delicatamente il riso in una ciotola, lasciare che si raffreddi. In un bicchiere mettere 10 ml di aceto di riso, lo zucchero e un pizzico di sale, mescolate il tutto e poi versarlo sul riso raffreddato e piano piano fare in modo di distribuire l’aceto su tutto il riso. Lasciare riposare per 10 minuti.
  • Step 4: Pulire le carote e le zucchine, farle sbollire per qualche minuto per renderle più morbide, poi tagliare entrambi per la lunghezza. Anche l’avocado va sbucciato, tolto il nocciolo e tagliato anch’esso per la sua lunghezza. 
  • Step 5: Prendere il tappetino e ricoprirlo bene con la carta stagnola, deve essere ben tirata in modo che mettendo il tappetino sul banco di lavoro risulti bello liscio.
  • Step 6: Prendere un foglio di alga nori e metterlo sul tappetino rivestito dalla stagnola. Stendere il riso e fare una sorta di base spianandolo sopra l’alga. Partendo da un lato poggiare sopra le carote e le zucchine tagliate, poi l’avocado e, sopra spalmare la ricotta.
  • Step 7: Con delicatezza, ma con decisione, cominciare a rotolare l’alga con l’accortezza di non fare uscire le verdure che abbiamo appena messo. Un colpo per volta concludere il rotolamento e mettendo un po’ di acqua all’estremità dell’alga così da sigillare il rotolo. Non si muoverà più e l’alga resterà arrotolata.
  • Step 8: Si può fare versione con riso esterno. Stesso procedimento, ma stendere il riso sul tappetino prima dei mettere l’alga, poi si poserà l’alga sul riso steso, si riempie come il precedente e si arrotola in ugual modo, così alla fine del rotolamento il riso risulterà all’esterno.
  • Step 9: Con i rotoli pronti procedere al taglio. Prendere un coltello lungo e immergerlo in un contenitore alto pieno di acqua fredda poi procedere al taglio dandole la misura desiderata. Ad ogni taglio, il coltello va immerso nell’acqua fredda, altrimenti la lama non scorre, si incastra nell’alga e così il rotolo non esce perfetto.
  • Step 10: Se si desidera, far rotolare il sushi con il riso esterno nei semi di sesamo, risulterà ancora più sfizioso.

Notes

Tante volte, senza nemmeno sapere come e perché, ci si trova in situazioni spiacevoli, sgradevoli che portano a essere tristi, delusi degli altri, degli amici e, forse, anche di se stessi e così ci si abbatte, non vien neppure la voglia di reagire. È come se si avesse ingerito qualcosa di acido e adesso tutto lo stomaco manda acidità all’intero corpo. Eppure l’acidità può essere vinta e trasformata in dolcezza, in positività, basta integrare qualche elemento adeguato. A questo punto si scopre che l’acidità, in certi casi non solo non è negativa, ma risulta necessaria per far esultare altri sapori, per trovare nuovi gusti e piacevoli sensazioni.
 
“Arrivato nella casa del capo veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: Andate via! La fanciulla infatti non è morta ma dorme”
(Mt 9, 23-24)
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